Da anni, la Fondazione San Pietro in Lamosa dedica l'ultima domenica di maggio all'identità del Monastero, in quanto ritiene che una corretta valorizzazione di questo storico complesso debba basarsi sulla sua conoscenza. Presumere di valorizzarlo senza conoscerlo è come presumere di amare o far del bene a una persona sapendo poco o nulla o cose inesatte su di lei. In più, una delle principali ragioni per cui si destinano risorse alla salvaguardia di un bene storico è per quello che esso ci può raccontare di sè, per la memoria del passato che ci trasmette, la quale è condizione indispensabile per capire il presente e affrontare il futuro. Sono tutte cose che tutti sappiamo e ripetiamo, ma che spesso dimentichiamo nel momento delle scelte.
La "Giornata dell'identità 2018", giunta alla nona edizione, propone alle ore 10 un incontro con tre dei primi studenti universitari che hanno dedicato ricerche al Monastero, nel periodo in cui il suo recupero non era ancora stato iniziato (salvo che parzialmente per la chiesa) ed esso era ancora un luogo destinato a usi residenziali privati, diversi da quelli originari, e dunque inaccessibile al pubblico oltre che in alcune parti deteriorato. Le ricerche di quegli studenti sono sicuramente state un contributo alla scoperta del suo valore e al formarsi di una volontà collettiva mirante al suo recupero. Due di quegli ex-studenti saranno presenti di persona. Il terzo, Gianfranco Zaniboni, che era stato il primo a occuparsi del Monastero, è scomparso, ma non poteva certo essere dimenticato, e allora abbiamo chiesto a uno che lo ha conosciuto bene, Tino Bino; di renderlo presente con le sue parole.
Il pomeriggio sarà, invece, dedicato alla ricostruzione del contesto in cui il Monastero nacque, ossia il Medioevo. Due medievisti dell'Università di Pavia ci parleranno della concezione del tempo, specificamente del tempo sacro, in quel periodo, mentre una esperta di musica antica guiderà una visita a una mostra da lei ideata e allestita nel chiostro del Monastero, mostra didattica ovviamente dedicata alla musica antica, dal gregoriano a quella rinascimentale.
Si ringrazia per la cortese attenzione, per una auspicata partecipazione e per l'eventuale collaborazione a diffondere la notizia.
Franco Pagnoni (a nome della Fondazione Culturale San Pietro in Lamosa)
con TINO BINO (che ricorda la prima ricerca in assoluto fatta da GIANFRANCO ZANIBONI) ANNA LAURORA, IVAN CAPOFERRI
la dimensione sacra del tempo medievale con PAOLO GALLONI e ADELAIDE RICCI (Medievisti Università Pavia) presenta Gian Carlo Onger
con Letizia Barozzi, ideatrice della mostra
